Diritto penale
Coronavirus: cosa si può fare e cosa no
L’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 marzo scorso che si applica fino al 3 aprile prevede che ci si possa spostare in un Comune diverso da quello in cui ci si trova soltanto per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute. Sì alle visite mediche, agli spostamenti di colf e badanti; sono invece vietati gli spostamenti per assistere familiari autosufficienti o per acquisti vari. Sembrano garantiti i diritti di visita dei figli, anche se per motivi di salute e ordine pubblico potrebbero essere ridotti o esercitati anche con piattaforme virtuali. Molto dipenderà dal buon senso di chi sarà chiamato ad applicare le norme emergenziali.